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Alla scoperta di CasermArcheologica

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Sono 15 i centri finalisti del bando culturability 2020, 15 luoghi dove arte e cultura trovano casa, 15 spazi dove legami e fiducia tra le perso​ne prendono forma ogni giorno grazie a un lavoro di cura e prossimità. In questi articoli ve ​li raccontiamo, in attesa di scoprire i 4 vincitori che accederanno al contributo e all'accompagnamento previsti dalla call, in un percorso di trasformazione lungo un anno e mezzo.​

CasermArcheologica è un'architettura di comunità che ha le sue fondamenta in tutti coloro che se ne prendono cura, a partire dai cittadini più giovani.

Il centro nasce come esito di un processo di rigenerazione dell'ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro, all'interno di Palazzo Muglioni, edificio storico nobiliare a pochi passi dal Museo Civico che custodisce le opere di Piero delle Francesca. Dopo la vittoria del bando culturability nel 2016, grazie a un movimento che ha coinvolto studenti delle scuole, cittadini, professionisti, imprenditori, Istituzioni e Fondazioni, l'associazione CasermArcheologica ha riconsegnato alla città due piani del palazzo, abbandonato e inutilizzato dagli anni '90, ora di nuovo accessibile come centro dedicato alle arti contemporanee, spazio di formazione e lavoro per giovani professionisti.

A guidare l'azione del team in un processo di crescita e recupero progressivo, stanza per stanza, progetto per progetto, è il desiderio di ripartire dal patrimonio artistico trascurato e dal capitale umano, per creare valore intorno a questi beni in una continua ricerca di senso, condivisa con la comunità. L'ex Caserma, la sua storia e le sue crepe, ispira il lavoro del team e lo guida in un lavoro dentro e fuori le sue mura.

Le colonne portanti del centro sono due donne: Ilaria Margutti, artista e insegnante di storia dell'arte che per prima ha portato i suoi studenti all'interno dell'edificio per immaginarne una storia diversa e Laura Caruso, progettista culturale. Assieme a loro, Alessandra Stanghini, altri giovani professionisti della Valtiberina e persone di ogni età che quotidianamente si interrogano sul futuro di questi luoghi: chi li abiterà tra cinque anni? che desideri avranno? che lavori faranno? Nel porre e nel condividere queste domande, l'Associazione agisce lungo le direttrici cultura e lavoro, in un flusso continuo di pratiche e attività. CasermArcheologica non vuole porsi come soluzione al problema dei vuoti urbani e dell'occupazione giovanile, ma piuttosto come luogo che fa emergere quesiti, che chiede di essere immaginato e creato ogni giorno e che chiama ciascuno, per la propria parte, alla responsabilità di sentire e agire il tempo che desideriamo vivere.


L'ESPERIENZA DEL LOCKDOWN 

Nel corso del Camp con i finalisti di culturability, abbiamo chiesto ai 15 centri cosa avessero appreso, osservato e difeso durante la chiusura causata del Covid-19 e nel periodo successivo. L'abbiamo fatto chiedendo loro di condividere un'azione, un metodo o uno strumento per far emergere una riflessione collettiva. Questa la risposta del team di CasermArchelogica.

​“La lontananza forzata ci han spinto a cercare qualsiasi modo per mantenere viva la dimensione di prossimità con la nostra comunità. Inaspettatamente, questi legami - grazie ad alcuni incontri online - si sono fatti più stretti e più estesi, per esempio includendo chi a Sansepolcro per vari motivi non vive più. A tenere insieme il filo delle riflessioni è stato l'Alfabeto Pandemico, un progetto de Lo Stato dei Luoghi, la rete nazionale di Rigenerazione Urbana di cui facciamo parte. Durante l'emergenza sanitaria, sul sito lostatodeiluoghi.com, sono state raccolte parole donate da persone da tutta Italia e dall'Europa. In modo spontaneo la nostra comunità ha partecipato con termini che ora costituiscono il Lessico di CasermArcheologica. Le parole sono diventate anche affissioni che ne hanno permesso la condivisione nello spazio urbano della città, trasformandole in pensiero collettivo per immaginare il futuro."

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Dal 5 al 10 ottobre l'artista in residenza Matteo Lucca condurrà i cittadini di Sansepolcro nella creazione di sculture in pane, a partire dal calco delle proprie mani. Le forme saranno cotte in forno e poi esposte nella mostra Il Diritto al silenzio.

La mostra, vedrà inoltre in esposizione gli esiti di laboratori svolti dalla cittadinanza con altri due artisti, Elio Mariucci e Ilaria Margutti ed è dedicata al testo di James Hillman nella raccolta di saggi La politica della bellezza. Info a questo link.

Il 29, 30 e 31 ottobre, il centro ospiterà l'assemblea nazionale de Lo Stato dei Luoghi, associazione nazionale di spazi e professionisti che si occupano di Rigenerazione Urbana in Italia. Maggiori informazioni sulla rete a questo link.