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Alla scoperta delle Serre dei Giardini Margherita

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​Sono 15 i centri finalisti del bando culturability 2020, 15 luoghi dove arte e cultura trovano casa, 15 spazi dove legami e fiducia tra le persone prendono forma ogni giorno grazie a un lavoro di cura e prossimità. In questi articoli ve li raccontiamo, in attesa di scoprire i 4 vincitori che accederanno al contributo e all'accompagnamento previsti dalla call, in un percorso di trasformazione lungo un anno e mezzo. 

Un luogo rigenerato che si muove fra affascinanti spazi all'aperto e al chiuso, un centro ibrido che unisce produzioni culturali e agricole, ricerca e arte, imprenditoria ed educazione all'interno dei Giardini Margherita di Bologna.

Le Serre sono un HUB metropolitano dell'innovazione e della promozione della cultura imprenditoriale che prendono vita nei 650 metri quadrati delle serre comunali all'interno dei Giardini Margherita. Uno spazio pubblico abbandonato che è stato rigenerato e restituito alla città riempendolo di progetti e attività, accomunate da una visione di sostenibilità e collaborazione.

Le Serre ospitano un calendario di eventi che si svolge tutto l'anno e raggiunge il suo culmine durante Kw-Summer, quattro mesi di eventi gratuiti, da maggio a settembre, aperti alla città. Una programmazione, co-creata e co-prodotta con decine di realtà locali e nazionali, scandita da diversi format, per intercettare gusti e pubblici differenti: cinema, musica, design, eventi per le famiglie, installazioni artistiche. La produzione più importante di Kilowatt è Resilienze Festival, giunto nel 2020 alla quarta edizione, che usa il linguaggio dell'arte e lo sguardo degli artisti per parlare delle grandi trasformazioni planetarie mostrando le interazioni tra ambiente, società, economia e cultura, con l'obiettivo di appassionare i cittadini ai temi ambientali favorendo un immaginario positivo che spinga all'azione.

Le Serre intendono essere un luogo dove vivere quotidianamente il dialogo tra arte e ricerca, con forte attenzione alla sostenibilità, che oggi da lavoro stabilmente a 35 persone con un'età media sotto i 35 anni.

Un luogo di attivazione di comunità tra natura e cultura, un “ecotono" che mette insieme arte e innovazione per creare nuovi immaginari, desiderabili e non distopici. Il centro vuole emanciparsi dalla logica della “rassegna" e dei singoli eventi e destagionalizzare l'offerta culturale, costruendo una comunità tra arte, ricerca, imprese, istituzioni e comunità locale, e attivare un laboratorio permanente dove l'arte possa osare pensiero laterale e sperimentare visioni del mondo: per fare delle Serre un luogo dove toccare con mano modelli di produzione alternativi e stimoli culturali inaspettati. Se il compito dell'arte è quello di «creare nuovi organi di senso» (Deleuze) e quindi nuove sensibilità nei pubblici, le Serre sono dunque hub culturale rigenerante per chi vuole contribuire a “sentire", immaginare e sperimentare un futuro preferibile e sostenibile.

Le Serre sono nate con l'idea di creare un luogo per chi crede che vita, lavoro e tempo libero possano trovare una sintesi dinamica e piacevole, incentrata sulle relazioni, il rispetto e la bellezza. È partito con la volontà di rispondere a bisogni emergenti, si è evoluto nella sperimentazione e nel desiderio di creare un positivo impatto ambientale e sociale, usando l'arte come lente per guardare il mondo e il lavoro come occasione di riscatto.

Nel 2015 inizia l'avventura alle Serre dei Giardini Margherita con la prima sfida: rigenerare uno spazio pubblico abbandonato per restituirlo alla città, arricchito da un'ampia offerta culturale, progetti formativi e attività accomunate da una visione di sostenibilità e collaborazione.

A guidare il progetto una cooperativa di lavoro composta da diverse anime che operano nei mondi dell'innovazione sociale, della formazione, della comunicazione e della creatività, della rigenerazione urbana e dell'alimentazione. L'organizzazione unisce professionisti, persone, imprese e associazioni che desiderano mettere a valore le proprie competenze per la crescita professionale di tutti.

 

L'ESPERIENZA DEL LOCKDOWN

Nel corso del Camp con i finalisti di culturability, abbiamo chiesto ai 15 centri cosa avessero appreso, osservato e difeso durante la chiusura causata del Covid-19 e nel periodo successivo. L'abbiamo fatto chiedendo loro di condividere un'azione, un metodo o uno strumento per far emergere una riflessione collettiva. Questa la risposta del team di Le Serre dei Giardini Margherita.​

“Abbiamo sperimentato un progetto di etnografia domestica collaborativa, Passa il tempo, passa la bufera: è stato un percorso appassionante di costruzione di un mondo di dati relazionali, caldi, anche se generati a distanza. Un diario condiviso che ci è servito a tenere i contatti con la nostra comunità di riferimento, riempiendo la distanza di significati collettivi. Un percorso scandito da restituzioni visive ed esperienze ludiche. Grazie a questo progetto abbiamo capito che le persone hanno voglia di non sentirsi un “dato statistico", ma di usare il proprio sguardo e di “investire" sulla propria attenzione; che l'aggregazione di comunità passa anche da qui: dalla generazione di occasioni di osservazione e confronto sul sé prima che sul collettivo".

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PROSSIMI APPUNTAMENTI

L'edizione di quest'anno di Resilienze festival si articola in 3 fasi: una “residenziale" che si è appena conclusa, una “dilatata" e digitale tra novembre 2020 e maggio 2021, e la terza che corrisponde alla prossima edizione del Festival a maggio 2021. Nelle prossime settimana uscirà il programma degli eventi da novembre a maggio.

Maggiori info sul concept a questo link.


Foto di Lorenzo Burlando