“Leggere rende libero”, così recita la vignetta di un disegno appeso sui muri della Biblioteca dei bambini e dei ragazzi Le Balate di Palermo. La frase, scritta da uno dei tanti bimbi che frequentano il posto, sembra sintetizzare a pieno la missione di questa biblioteca: fare e portare cultura in un contesto fortemente degradato, affinché i suoi giovani frequentatori possano sviluppare un pensiero autonomo, imparando a immaginare un futuro diverso e migliore da quello dei propri genitori. La sintonia tra questi obiettivi e le modalità di intervento della biblioteca con quelli del progetto culturability, hanno spinto Unipolis a supportare questa realtà per due anni nel 2011 e nel 2012.
Le Balate sono l’unica biblioteca dedicata in maniera specifica ai minori nel centro di Palermo. Svolge, quindi, un servizio importante a favore dell’intera città, ma soprattutto per il quartiere Albergheria, dove ha sede presso la chiesa sconsacrata di SS. Annunziata alle Balate (a ridosso del mercato Ballarò). Un contesto territoriale complesso, caratterizzato a partire dagli anni ottanta da un forte degrado sociale e da elevati tassi di criminalità, nel quale vivono ancora tante famiglie povere che hanno resistito alla deportazione verso i quartieri periferici e molti immigrati provenienti dall’Africa e dall’Asia.
In questo contestoe, la biblioteca rappresenta un presidio non solo di cultura ma anche di legalità, in cui le dimensioni della giustizia, dell’impegno sociale e umano profondo, si uniscono alla promozione della cultura. Le Balate si propongono come uno “spazio urbano pacificato” dove tutti, a cominciare dai bambini, possono trovare non solo libri, ma soprattutto un luogo di incontro, scambio e accoglienza. Infatti, al centro delle attività c’è la lettura nel senso etimologico di “raccolta”. L’obiettivo non è limitarsi a leggere libri, ma anche la realtà del quartiere, il territorio, la quotidianità, in un lavoro di tessitura, riconoscimento e contestualizzazione. Assieme ai bambini e ai loro genitori, vengono lette le loro stesse storie personali e famigliari, vengono ascoltati i timori e le aspettative, quasi sempre trasformati in disegni e racconti appesi alle pareti.
Molte della attività che si svolgono partono dal libro, come è normale aspettarsi in una biblioteca, ma al contempo la stessa importanza viene data all’atmosfera, alla relazione e alla cura che caratterizzano il luogo, a partire dalla convinzione che possono giocare un ruolo fondamentale per entrare in contatto con tutti i bambini – soprattutto con quelli che hanno subito deprivazioni di vario genere. Per questo, i locali della Biblioteca sono quanto di più lontano si possa immaginare dallo stereotipo delle biblioteche “sacrali e austere”. Al contrario, l’ambiente fisico cerca di invitare alla socializzazione e al dialogo. Rifiutando un’idea tradizionalista e conservatrice di biblioteca, Le Balate si sono proiettate e aperte all’esterno, spesso invadendo le vie del quartiere con azioni teatrali, come a voler “imporre” – ma anche esporre – una visione “altra”, quella dei bambini e dei loro bisogni.
L’accesso alla biblioteca è completamente libero e gratuito, così come la fruizione e il prestito dei libri che consentono di scegliere fra oltre tremila volumi. Le attività del mattino sono dedicate a progetti con le classi di scuole materne, elementari e medie, mentre nel pomeriggio si svolgono laboratori che spaziano dalla danza al teatro, dalla pittura alla musica. Si aggiungono poi una serie di iniziative, come gli incontri di lettura ad alta voce, rivolti anche agli adulti, al fine di portare in biblioteca anche i genitori dei bambini.
Tutto questo è reso possibile dall’impegno dei tanti volontari che lavorano al progetto gratuitamente. La Biblioteca Le Balate non ha, infatti, a disposizione grandi risorse economiche. Tutte le attività e i materiali sono finanziati con donazioni private e non si riceve alcuna forma di supporto da parte delle istituzioni pubbliche locali.
La Fondazione ha sostenuto la gestione de Le Balate attraverso un contributo economico di 35 mila euro e ha collaborato attivamente al progetto, con una logica di partnership di lungo periodo che favorisse la sostenibile dell’iniziativa. Il sostegno della Fondazione ha consentito un consolidamento e un ampliamento delle (tante) iniziative già avviate e portate avanti presso la sede della biblioteca.