LAB+ è un processo di rigenerazione urbana e innovazione sociale che unisce associazioni, imprese, enti di ricerca, istituzioni e cittadini nella città di Padova. A partire dalla riattivazione della piazza come spazio-laboratorio, l’obiettivo è rendere il quartiere uno spazio più vivo e vivibile in collaborazione con le istituzioni e le tante realtà che da anni se ne prendono cura. Il progetto, inizialmente denominato LAB+ e selezionato nell’edizione 2016 del bando
culturability, mira a continuare il processo di rigenerazione e trasformazione, avviato da alcuni anni, di
Piazza Gasparotto in uno spazio pubblico urbano da condividere e in un luogo di socialità. La piazza è localizzata nel
quartiere della stazione a Padova, caratterizzato da un’elevata percentuale di popolazione over 65, di migranti e di altre categorie di persone lasciate ai margini dalla crisi economica.
La piazza rappresenta uno spazio potenzialmente ricco di risorse e da diversi anni realtà associative e cooperative operano in questo contesto con l’intento di riqualificarlo, avvicinando e sensibilizzando la popolazione attraverso attività culturali, ambientali e sportive. A partire dal 2014, un gruppo di organizzazioni del territorio ha iniziato a lavorare per riattivare e popolare lo spazio, all’epoca vuoto e circondato da edifici quasi completamente sfitti. Sono così nati il coworking CO+, l’orto urbano GasparOrto e l’HUB – Culture Food and Sport.
LAB+ si inserisce in questo contesto per completare il processo di rigenerazione urbana dal basso e rendere Piazza Gasparotto un luogo di co-progettazione tra cittadini, organizzazioni private e istituzioni pubbliche. Per raggiungere questo obiettivo, vengono messe a sistema una serie di azioni di riappropriazione dello spazio pubblico: coinvolgimento degli abitanti attraverso il teatro sociale e di comunità, realizzazione di opere di arte pubblica, ampliamento dell’orto urbano, realizzazione di un mercatino settimanale di produttori biologici. Il progetto mira così a migliorare la qualità della vita dei residenti e della comunità locale, ibridando diverse discipline (arte pubblica, teatro di comunità, sport, agricoltura urbana) per rendere la piazza un polo socio-culturale di riferimento permanente per il territorio.