Spazio Franco è un laboratorio per la creazione artistica contemporanea, che muove le sue attività tra teatro, danza, musica, video, fotografia ed eventi culturali. Un luogo multidisciplinare che ospita attività di produzione e fruizione artistica, con una vocazione nazionale. Ideatrice dello spazio è l'associazione Babel Crew, nata nel 2011, composta da un gruppo di artisti e professionisti del territorio. Oltre ad essere la sede operativa della crew, ospita anche le attività del progetto Amunì, vincitore nel 2017 e nel 2018 del bando MigrArti del MiBACT.
Spazio Franco ha sede nei Cantieri Culturali della Zisa, un ampio complesso industriale di 40 mila mq costruito per ospitare le Officine e lo Studio Ducrot, oltre all'Aeronautica Ducrot. Comprende 23 capannoni al cui interno, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, furono realizzati mobili liberty tra i più belli d'Europa, disegnati dell'architetto palermitano Ernesto Basile. Alcuni di questi mobili vennero utilizzati come arredi dei saloni delle navi da crociera della Florio e per gli arredi di Palazzo Montecitorio. In abbandono dagli anni settanta, l'area fu poi acquisita nel 1995 dal Comune di Palermo e divenne oggetto di successivi interventi di recupero e ristrutturazione. Dopo alcuni anni di abbandono alternati a momenti di utilizzo non continuativi, oggi è oggetto di un graduale processo di riqualificazione e riattivazione, con l'obiettivo di realizzare un polo internazionale di produzione e fruizione culturale. Sono numerose le organizzazioni culturali cittadine che vi hanno sede ed hanno costruiti progetti al suo interno.
All'interno del Padiglione 18, ex falegnameria poi usata come magazzino e discarica, ha la propria casa Spazio Franco. L'immobile, dato in concessione dal Comune di Palermo, è stato ristrutturato e inaugurato nel 2018 grazie a un contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, nell'ambito dell'avviso pubblico "Giovani per la Valorizzazione dei beni Pubblici". Lo stesso anno è stato tra i sei selezionati del bando culturability. La ristrutturazione ha cercato di rispettare la memoria del luogo, per esempio attraverso un vasto utilizzo del legno.
La scelta del nome Spazio Franco non è casuale, come raccontato nel manifesto pubblicato sul sito dell'iniziativa. L'idea è realizzare un teatro che esca dagli schemi classici, in cui gli artisti possano sperimentare nuovi modi di operare e sentirsi realmente liberi. Anche l'allestimento scenografico, curato da Dino Costa, si è indirizzato su questa linea: sono state create delle gradinate speciali che all'occorrenza possono essere chiuse, lasciando che la sala diventi un unico grande spazio da poter declinare anche per concerti in piedi.
Grazie anche al contributo di culturability, oggi Spazio Franco è un luogo per la sperimentazione artistica, con una vocazione performativa e di ricerca, che unisce attività residenziali e percorsi formativi, ospitando anche eventi culturali in grado di mescolare espressioni artistiche diverse. Fra questi, si ricorda nel 2019 Mercurio Festival, primo esperimento di festival promosso da Babel Crew.