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I 15 finalisti di #culturability4 L'intervista a Luminatio

​Riattivare un bene storico e trasformarlo in uno spazio che possa essere da base per riscoprire ed esplorare il territorio. A Monselice, in provincia di Padova, Villa Pisani diventerà un centro di formazione, abilitazione e sviluppo del linguaggio cinematografico con l'obiettivo di elaborare narrazioni nuove della propria area geografica.

Luminatio, uno dei quindici finalisti della quarta edizione del bando culturability, è un progetto che aggrega intorno a sé diverse realtà locali, di cui è capofila Euganea Movie Movement. In questa intervista il gruppo ci racconta la nuova vita che attende questa villa storica del Cinquecento. 

Luminatio: qual è la genesi di questo nome. 

“Luminatio" è una licenza poetica di Dante, un commento al XV Canto del Paradiso, che rimanda al processo di accensione di spazi ignorati e illustra bene il duplice intento del nostro progetto. Da un lato, abilitare i giovani al linguaggio cinematografico. Dall'altro, valorizzare spazi e luoghi storici attraverso una narrazione filmica scritta e realizzata non solo da professionisti, ma da chiunque abbia la capacità di immaginare e sognare mondi e spazi nuovi, originali, inesplorati.

Raccontare luoghi storici attraverso il cinema. Come intendete farlo?

Il cinema è lo strumento che ci consente di arrivare alle persone e che le fa interagire con questi beni, le fa innamorare, divertire, sconvolgere, ma anche disgustare da ciò che le circonda. Tutti i sentimenti e le emozioni sono consentite purché ci sia partecipazione e consapevolezza. Svilupperemo esperienze cinematografiche, laboratori e workshop multimediali, vissuti e co-realizzati da ragazzi della città di Monselice. Attraverso queste produzioni audiovisive, di vario genere e stile a cui abbiamo dato il nome di Geografilm, i partecipanti diventeranno gli autori di un racconto territoriale proprio, che darà valore al nostro patrimonio storico-culturale, spesso dimenticato. Se la narrazione territoriale dal punto di vista geografico riguarda essenzialmente lo spazio concretamente vissuto e se l'attivazione di un processo di rigenerazione urbana sostenibile non è solo un fatto estetico ma include interventi di natura sociale, economica, ambientale, allora la produzione di Geografilm diventa strumento strategico per porre all'attenzione degli abitanti di un luogo il loro stesso rapporto con quest'ultimo.

Tutto questo accadrà all'interno di Villa Pisani, un bene storico del '500 di proprietà del Comune. L'edificio è stato dato di recente in concessione a Euganea Movie Movement, l'organizzazione capofila del progetto presentato per il bando

La villa è appartenuta a una famiglia nobile per poi essere trasformata in magazzino nel periodo napoleonico e poi in sede scolastica negli anni '50. Nel 2012 è stata ristrutturata dal Comune e da allora ha aperto solo saltuariamente per mostre temporanee. Con i lavori di restauro, in particolare grazie alla ricostruzione e mappatura al computer di tutte le zone decorate nascoste, il suo valore si è fatto visibile: sono emersi decorazioni e affreschi del XV e XVI secolo, inquadrature e sfondi rupestri riconducibili alla scuola del Veronese.

Com'è stato vissuto finora questo spazio dalle comunità?

Si tratta, di fatto, di uno spazio invisibile e sconosciuto ai monselicensi, anche se si trova su una strada di passaggio, che dal centro porta alla stazione ferroviaria. È un luogo in cerca di identità e di persone che lo abitino, che lo restituiscano alla città. È ricco di contraddizioni, bellissimo ma ignorato, imponente e invisibile, pieno di opportunità.

Com'è nata l'idea al centro di Luminatio? 

Siamo partiti dall'esperienza di Euganea Movie Movement, organizzazione da tempo attiva nella provincia di Padova con progetti che valorizzano il patrimonio culturale e artistico e il cinema indipendente. Dal 2001 organizza Euganea Film Festival, la rassegna internazionale che rivitalizza e reinventa i luoghi più suggestivi dei Colli Euganei, portando documentari e cortometraggi nei parchi, nelle ville e nei castelli del territorio. Attiveremo, laboratori formativi tenuti da importanti registi italiani e stranieri incontrati in questi anni. Abbiamo anche intenzione di creare la mediateca Euganea: una raccolta di oltre 15.000 film, documentari, cortometraggi, animazioni, video clip e video sperimentali raccolti in 16 anni di attività. Li metteremo a disposizione dei cittadini sia per la consultazione, sia attraverso una serie di rassegne in partenza il prossimo ottobre fino all'estate 2018.

​Siete tra i 15 finalisti di culturability, selezionati tra 429 progetti arrivati da tutta Italia. Qual è stata la reazione a questa notizia? 

È stato per noi un grandissimo onore, una notizia che abbiamo ricevuto con entusiasmo e orgoglio. I giornali locali e le testate web hanno accolto bene la notizia, quasi con la stessa nostra sorpresa. Inizialmente non riuscivamo a credere di poter leggere il nostro nome a fianco di progetti ideati in grandi città come Milano, Genova, Napoli e Palermo e di essere gli unici finalisti del Triveneto. Inutile dire che all'incredulità si è sostituita la consapevolezza della qualità del lavoro fatto, assieme alla voglia e all'energia per proseguire questa strada.