Bando 2020 • Regolamento

​Data pubblicazione: 15 aprile 2020
Data scadenza: 16 giugno 2020

Nell’attuale fase di emergenza sanitaria generata dal Coronavirus, Fondazione Unipolis ha deciso di confermare l’apertura in programma del bando. In un momento di profonda crisi culturale, economica e sociale, si intende così offrire un supporto alle tante organizzazioni culturali in difficoltà, che continueranno nei prossimi mesi ad accusare gli effetti della chiusura dei propri spazi e dell’annullamento dei loro eventi avvenuti in questi mesi. Inoltre, quando sarà possibile tornare a incontrarsi, si ritiene sia importante favorire nuove occasioni di aggregazione e confronto con e per le comunità.

1. Premessa

Fondazione Unipolis indice il bando nazionale culturability 2020-2022 per sostenere i nuovi centri culturali italiani frutto di processi di rigenerazione dal basso, luoghi in cui si sviluppano progettualità di innovazione culturale con un impatto sociale e civico, sperimentando nuove logiche di ingaggio e collaborazione con le comunità di riferimento. Il budget complessivo del bando, che include contributi ai beneficiari e costi di tutte le attività di supporto, è pari a 600 mila euro.


2. Il contesto

Nel corso degli ultimi anni si è assistito in Italia alla nascita di luoghi della cultura di nuova generazione, spesso avviati grazie a processi di riattivazione dal basso. Sono laboratori che pongono al centro pratiche di innovazione culturale e artistica, sociale e civica. Spazi ibridi in cui si sperimentano modi di progettare, produrre, distribuire e fruire cultura, assieme ad attività educative, di welfare e riconducibili ad altri settori ancora. A portare avanti queste iniziative sono organizzazioni che interpretano un concetto contemporaneo di imprenditività, testando modelli di sostenibilità economica, organizzazione e governance diversi rispetto al passato. Aggregano attorno a questi luoghi coalizioni di attori e tessono nuove relazioni tra pubblico, privato, terzo settore e singoli cittadini. Attraverso pratiche culturali collaborative, coinvolgono pubblici e comunità diversi, realizzando processi di attivazione e coesione sociale. Anche per questo, sono contenitori interessanti in cui sperimentare forme di aggregazione, convivenza, coesione sociale, cittadinanza e nuovo civismo. Una parte consistente di questi luoghi culturali nasce a partire da processi di rigenerazione e riattivazione di spazi abbandonati, dismessi, parzialmente inutilizzati o rifunzionalizzati. Rispondono a una disponibilità crescente di immobili dovuta, oltre che alla crisi economica, ai processi di cambiamento e trasformazione dei processi produttivi, assieme all’affermarsi di una diversa concezione delle città. Interpretano il desiderio di singoli cittadini e organizzazioni di prendersi cura e restituire a nuova vita le tante parti dimenticate del patrimonio del Paese. 


3. Il ​bando culturability e gli obiettivi

culturability è il programma di Fondazione Unipolis per sostenere le nuove organizzazioni e i nuovi professionisti del settore culturale e creativo. A partire dal 2013, Unipolis ha promosso i bandi culturability per supportare progetti di innovazione culturale con un impatto sociale, dal 2016 la call è stata indirizzata a processi di rigenerazione di spazi a base culturale. Dopo cinque edizioni, Fondazione Unipolis chiude un ciclo e cambia culturability, riattualizzando obiettivi, ridefinendo tempi e destinatari del programma. 


Il bando biennale culturability 2020-2022 intende favorire la crescita e il consolidamento dei centri culturali innovativi già attivi in Italia. Non è finalizzato a far nascere ed emergere nuove progettualità, ma ad accompagnare in percorsi di trasformazione e innovazione centri nati da alcuni anni attraverso processi di riattivazione dal basso, in cui la componente culturale si coniuga a un impatto sociale e a una dimensione di cittadinanza attiva. L’innovazione è una delle chiavi a disposizione per far fronte alla complessità, all’incertezza e all’accelerazione di questa epoca. Le organizzazioni hanno la necessità di fare leva su capacità innovative che guidino la transizione verso orizzonti futuri preferibili. Il bando sposta così il suo oggetto dai luoghi rigenerati ai luoghi rigeneranti, che abbiano intrapreso negli anni passati percorsi di rigenerazione e trasformazione dei contesti e delle comunità di riferimento. 

I centri culturali selezionati saranno supportati attraverso tre strumenti: 
  • grant in forma di erogazione liberale;
  • contributi economici in forma di voucher da usare per attività di consulenza, ricerca e sviluppo, formazione; 
  • intervento di consulenti e mentor che seguiranno e accompagneranno le organizzazioni coinvolte.
Attraverso questo percorso, culturability intende sostenere la qualità culturale e artistica delle attività di questi luoghi; la ricerca, la sperimentazione e la replicabilità dei processi di attivazione civica che si innestano, dei nuovi modelli di organizzazione e gestione che sviluppano, delle partnership tra pubblico e privato che costruiscono. Inoltre, mira a mettere in connessione le realtà che lavorano su questi centri, coinvolgendo innovatori culturali e sociali, partner del bando, policy maker e soggetti istituzionali, in un processo di innovazione aperta.

Il budget complessivo del bando, che include contributi ai beneficiari e costi di tutte le attività di supporto, è pari a 600 mila euro.


4. I destinatari

l bando è indirizzato ai nuovi centri culturali italiani frutto di processi di rigenerazione di spazi dal basso, ovvero luoghi in cui si sviluppano progettualità di innovazione culturale con un impatto sociale e civico, e si sperimentano nuove logiche di ingaggio e collaborazione con le comunità di riferimento.

Possono essere candidati esclusivamente centri culturali aventi le seguenti caratteristiche:
  • Hanno uno spazio fisico aperto alla fruizione pubblica con sede in Italia. Non possono essere candidati luoghi che non sono aperti al pubblico, usati esclusivamente come ufficio o coworking, anche se abitati da professionisti del settore culturale e creativo.
  • Lo spazio è stato riattivato come esito di un processo di rigenerazione, recupero e rivitalizzazione di uno o più immobili (di proprietà pubblica o privata, urbani e non) dismessi, sottoutilizzati, riconvertiti rispetto alla destinazione d’uso di partenza o, comunque, con una destinazione culturale che è stata rinnovata rispetto a quella iniziale. In caso di spazi non propri, il contratto di concessione / affitto deve coprire almeno i due anni successivi rispetto alla data di pubblicazione del presente bando. I centri culturali candidati, infatti, devono essere nelle condizioni di poter intraprendere un percorso di innovazione e trasformazione nei due anni di percorso e accompagnamento del bando. ​
  • Sono già attivi, ovvero aperti al pubblico e operativi da almeno 2 anni rispetto alla data di pubblicazione del presente bando. Fa fede lo storico del centro come descritto nel form di candidatura e secondo quanto reperibile anche da fonti pubbliche, come il web.
  • La dimensione culturale, creativa e artistica del centro deve essere prevalente e votata all’innovazione. Sono candidabili spazi ibridi, in cui si sviluppano attività riconducibili ad altri settori (per esempio, educazione, welfare, agricoltura, manifattura, etc.), ma la vocazione del centro deve essere chiaramente culturale. Per innovazione culturale si intende la sperimentazione di nuovi modi di progettare, produrre, distribuire e fruire cultura.
  • Attraverso pratiche culturali collaborative, innescano processi di coesione sociale, attivano e abilitano le comunità – locali e non – di riferimento.
La candidatura può essere avanzata dal soggetto gestore o co-gestore dello spazio, in partnership con altre organizzazioni che hanno sede o collaborano alle attività del luogo. 

Il soggetto gestore o co-gestore che candida il centro a culturability svolge il ruolo di capofila ai fini della partecipazione al bando. Il capofila può essere un’organizzazione non profit, una cooperativa, un’impresa; il capofila non può essere un ente pubblico. 
Nel caso di gestione del centro in capo ad ATI o ATS, la candidatura al bando dovrà essere presentata dall'ATI o ATS stessa, dall'organizzazione mandataria o da una mandante che svolge un ruolo di primo piano nel centro. 
Possono essere candidati centri culturali che esistano da almeno due anni rispetto alla data di pubblicazione del presente bando. Questo requisito di inizio attività riguarda il centro culturale e non l’organizzazione capofila. Possono, quindi, partecipare organizzazioni che gestiscono da meno di due anni centri che esistono da più di due anni.

Il capofila assume il coordinamento di tutte le attività del progetto; ha poteri di rappresentanza dei partner; in caso di selezione per il presente bando, è il destinatario del contributo ed è responsabile del corretto trasferimento delle somme eventualmente di pertinenza dei singoli partner; è il principale referente per aggiornamenti e rendicontazione da presentare a Fondazione Unipolis. Il partner partecipa assiduamente alle attività del progetto e non va confuso con altri soggetti fornitori, abilitatori o finanziatori. Nel form di candidatura online è richiesto l’invio di un unico accordo di partenariato fra tutte le organizzazioni, che deve essere sottoscritto dal legale rappresentante di ciascuna.

La stessa organizzazione non può presentare, come capofila o partner, più candidature, pena l'invalidità di tutte le proposte a cui ha partecipato. Fanno eccezione gli enti pubblici (ministeri, amministrazioni locali, università, etc.) che possono essere partner di più centri candidati. 


5. Direttrici di innovazione

I centri culturali candidati devono essere pronti a intraprendere un percorso di innovazione e trasformazione, riconoscendo in culturability una piattaforma utile per avviarlo con efficacia. In particolare, il bando intende operare lungo tre direttrici di innovazione, rispetto alle quali, già in fase di candidatura nel form online, i centri dovranno individuare il proprio impegno.

a) Innovazione del purpose: la dimensione del sé e il senso dell'agire.

Dopo una fase iniziale, molte iniziative entrano in sofferenza per fatica, vincoli economici non più sopportabili con il sacrificio individuale, mancanza di challenge e di elementi di novità che catalizzino energie e permettano di ingaggiare altri professionisti e organizzazioni, con modalità liquide e informali. In questi momenti, diventa necessario sviluppare la capacità di rileggere il percorso fatto, scrivere un nuovo contratto sociale tra gli individui che formano l'organizzazione, disegnare un nuovo percorso di azione collettiva.

A titolo di esempio: avviare percorsi di self assessment, coaching, ridefinizione strategica, ripensamento della condizione di cittadinanza, valutazione d'impatto, etc.

b) Innovazione della sfera amministrativa e gestionale (include governance e modelli di sviluppo economico): la dimensione gestionale.

Si tratta di una direttrice che tocca aspetti diversi. Un primo ambito riguarda l'innovazione dei modelli di business e di sostenibilità economica, con una ri-calibrazione dei pesi tra diverse attività. Un secondo ambito tocca la gestione delle criticità finanziarie, tipiche delle organizzazioni in crescita e ancora più caratteristiche per quelle culturali, contraddistinte da stagionalità e da un mix di offerta a mercato/fuori mercato. Un terzo ambito riguarda l'innovazione dell'organizzazione interna, intesa come insieme di processi, ruoli, responsabilità e incentivi dei soggetti coinvolti.

A titolo di esempio: riconoscimento della diversità delle attitudini individuali, più chiara identificazione delle priorità organizzative, codifica di processi spesso solo esito di stratificazione di prassi, pianificazione economica​-finanziaria, gestione dei rischi, etc.

c) Innovazione del rapporto tra qualità artistica/culturale e comunità di riferimento: la dimensione qualitativa del prodotto culturale.

L'eccessivo orientamento alla produttività e le preoccupazioni legate alla riqualificazione architettonica sono state nel tempo spesso responsabili di una limitata attenzione alla qualità delle proposte artistiche dei centri nati da processi di rigenerazione. È importante lavorare perché questi optino per una maggiore cura della qualità artistica, scientifica e culturale dei progetti e dell'offerta al pubblico, in stretta connessione con una rinnovata attenzione alle relazioni con le comunità di riferimento.

A titolo di esempio: attività curatoriali e ospitalità di artisti nazionali e internazionali, partecipazione a reti o programmi europei, scelta di intraprendere percorsi di innovazione digitale in collaborazione con artisti, produzione di opere che aprano circuiti di distribuzione transdisciplinare, etc.​


6. Come partecipare

Le candidature devono essere presentate dal 15 aprile al 16 giugno 2020 entro le ore 13.00, compilando il form online sul sito dedicato. La procedura da seguire è la seguente:

  • collegarsi al sito www.culturability.org nell'apposita sezione dedicata al bando 2020;
  • andare alla pagina “Form", scegliere l'opzione registrazione e inserire username, nome, cognome, email;
  • ricevere la mail con la password temporanea e con un link che rimanda alla pagina dove effettuare la procedura di login, inserendo le proprie credenziali e modificando la password temporanea. Si può così accedere alla sezione “Compilazione form";
  • compilare il modulo in tutte le sue parti (fino all'invio definitivo, sarà possibile salvare il proprio progetto in bozza e modificarlo);
  • scegliere l'opzione “Invia il modulo" dopo aver accettato l'informativa Privacy (in seguito, il progetto non potrà più essere modificato e non sarà possibile inviarne uno nuovo);
  • si riceve una mail di conferma del corretto invio. Tornando ad accedere, è possibile visualizzare la propria candidatura.

I primi campi compilati del modulo (nome del centro culturale, breve descrizione, principali campi in cui opera, località, sito web e social, immagine a corredo che si precisa non deve contenere riferimenti e/o immagini di minori identificabili​​) vengono resi pubblici sul sito www.culturability.org.


7. Come funziona: valutazione e selezione

A)    PRIMA VALUTAZIONE

Un team di esperti della Fondazione Unipolis e dei partner del bando effettua una verifica dell'ammissibilità formale e una valutazione delle candidature ricevute sulla base dei criteri indicati nel paragrafo 8, selezionando a proprio insindacabile giudizio non più di 15 Centri culturali (da ora definiti “Centri finalisti"), che accedono alla fase successiva.

L'esito della valutazione viene comunicato entro il 24 luglio 2020 a tutti i partecipanti tramite una mail inviata dalla Fondazione Unipolis. A seguire, l'elenco dei 15 Centri finalisti viene reso noto attraverso appositi comunicati, oltre che pubblicato sul sito e sui social network di culturability, sui siti di Fondazione Unipolis e dei partner del bando. Non saranno pubblicate o fornite la graduatoria dei partecipanti e le valutazioni dei progetti non ammessi alla fase successiva.

​B)    CAMP CON I CENTRI FINALISTI

I Centri finalisti partecipano a un camp in presenza della durata di 2 giorni che si terrà il 14 e 15 settembre 2020, salvo condizioni esterne avverse che non consentano momenti di aggregazione, con l’obiettivo di defini​re direttrici di sviluppo, bisogni da colmare e cambiamenti da realizzare. Il camp è un’occasione per: a) confrontarsi con i professionisti coinvolti, con particolare riferimento alle linee di lavoro prescelte (lavoro sul sé, sul modello organizzativo, sulla proposta culturale); b) indagare e riflettere sui processi di rigenerazione, analizzando e incontrando altre esperienze; ampliare il proprio capitale relazionale, entrando in connessione con colleghi provenienti da altri contesti; c) ricevere un supporto individuale nella stesura di una roadmap necessaria ad accedere alla successiva fase di valutazione.

È prevista la presenza al camp di due persone per ciascun Centro finalista, che possono essere rappresentanti dell'organizzazione capofila o di uno dei partner. La partecipazione attiva ai due giorni è vincolante, pena l'esclusione dal programma e, quindi, dalla successiva fase di valutazione. Fondazione Unipolis garantisce un rimborso spese forfettario per le spese di trasferta e alloggio. Ulteriori informazioni su attività e modalità di rimborso vengono comunicate successivamente ai Centri finalisti.

A chiusura dell'incontro, i finalisti sono invitati a presentare una roadmap, che rielabori e interpreti consigli e insegnamenti recepiti durante il camp. Questo documento, assieme al documento di progetto presentato in fase di candidatura iniziale, è oggetto di una seconda valutazione, prevista nella fase successiva.

Il format del percorso e gli obiettivi del camp saranno comunque garantiti anche qualora non fossero possibili momenti in presenza e si dovesse optare per una modalità virtuale.​

​C)    VALUTAZIONE E SELEZIONE FINALE CON INDIVIDUAZIONE DI 4 CENTRI SELEZIONATI

Una Commissione valuta i dossier presentati dai Centri finalisti in fase di candidatura, completi di roadmap, tenendo presenti ulteriori informazioni e materiali raccolti durante colloqui conoscitivi e i lavori del camp. Tra questi, la Commissione seleziona i 4 Centri culturali considerati più coerenti e meglio rispondenti agli obiettivi e ai criteri del bando indicati al paragrafo 8. Questi accedono alle fasi successive di supporto e accompagnamento (per il dettaglio si rimanda al paragrafo 9).

Entro il 24 ottobre 2020, Fondazione Unipolis si impegna a comunicare via mail l'esito della valutazione a tutti i Centri finalisti. A seguire, l'elenco dei 4 Centri selezionati viene reso noto attraverso appositi comunicati, oltre che pubblicato sul sito e sui social network di culturability, sui siti di Fondazione Unipolis e dei partner del bando.

La Commissione di valutazione, composta da esperti nelle diverse aree di competenza relative ai requisiti di partecipazione al bando, selezionerà i Centri sulla base della loro rispondenza ai criteri di valutazione indicati al paragrafo 8. La valutazione della Commissione è insindacabile e inappellabile. La Commissione, formata in maggioranza da persone esterne alla Fondazione Unipolis, è composta da: Alessandro Bollo - Direttore Polo del '900, Antonella Bonaduce - Agenzia per la Coesione Territoriale, Giovanni Laino - Docente Università di Napoli Federico II, Massimo Mancini - Direttore Teatro Stabile della Sardegna, Pierluigi Stefanini - Presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis.


 8. Criteri di valutazione

I centri culturali candidati sono valutati a insindacabile giudizio, nelle due fasi di valutazione sopra descritte, sulla base dei seguenti criteri:

  1. Valore culturale e qualità artistica > Innovatività e significatività della proposta culturale dal punto di vista della progettazione, produzione, distribuzione e fruizione; qualità del processo artistico e potenziale impatto per il sistema culturale; capacità di attivare un confronto tra la dimensione territoriale, nazionale e internazionale.
  2. Collaborazione e reti > Grado di interazione e connessioni esistenti con il territorio di riferimento; capacità di promuovere relazioni fra diversi soggetti e organizzazioni, di costruire reti corte e lunghe, territoriali e online, di attivare percorsi di co-progettazione e coinvolgimento dei cittadini e delle comunità di riferimento.
  3. Innovazione sociale > Capacità di promuovere inclusione e coesione sociale, di rispondere a bisogni locali e / o della comunità di riferimento, di contribuire in forma nuova al benessere individuale e collettivo.
  4. Strategia generativa e capacità trasformativa > Presenza di una strategia orientata al cambiamento nel lungo periodo; generatività in termini di nuove iniziative nate, nascenti o che potranno nascere dall'azione del soggetto proponente.
  5. Team proponente > Qualità del team dell'organizzazione capofila e dei partner coinvolti; coerenza delle competenze messe in campo in relazione agli obiettivi e alle dimensioni dello spazio.
  6. Spazio e scala > Rilevanza e qualità degli spazi del centro; scala dell'intervento, anche dal punto di vista della numerosità dei soggetti toccati e coinvolti nelle attività dello spazio.
  7. Valore di culturability > I cambiamenti (miglioramenti) concreti che, grazie al bando, si realizzeranno per i luoghi della cultura, le organizzazioni coinvolte e il pubblico di riferimento; coerenza con gli obiettivi strategici del bando.
Per ogni criterio verrà utilizzata una scala idonea e definiti i relativi punteggi, al fine di comporre la graduatoria mirata alla selezione. 


9. Come funziona: il contributo economico e l'accompagnamento

I 4 Centri culturali selezionati dalla Commissione accedono alla fase successiva di accompagnamento e verranno supportati da culturability con tre forme di sostegno:

  1. grant, in forma di erogazione liberale, per un valore massimo di 90 mila euro per Centro;
  2. contributi economici, in forma di voucher, per un valore massimo di 30 mila euro per Centro, da usare per attività di consulenza, ricerca e sviluppo, formazione. Si tratta di “buoni" da poter utilizzare per ingaggiare professionisti, consulenti accreditati e non, che possano rispondere con le proprie reti e competenze alle necessità di innovazione del Centro;
  3. accompagnamento in tutte le fasi da parte di consulenti e mentor, per un valore massimo di 25 mila euro per Centro (contributo direttamente erogato da Fondazione Unipolis, extra rispetto al grant e ai voucher). Si tratta di alcune figure chiave che lavoreranno in maniera sinergica e costante con i 4 selezionati, Fondazione Unipolis e la rete dei partner. Si occuperanno di dare supporto individuale a ciascun Centro attraverso colloqui, workshop e momenti di verifica in presenza e in remoto; assistere e consigliare i Centri nell'uso delle risorse grant e voucher, facilitare la creazione di rapporti con altri professionisti esterni.

Il sostegno complessivo sarà erogato in tre tranche in funzione del raggiungimento di risultati concordati all'inizio del percorso con la definizione della roadmap e aggiornati periodicamente. Attraverso un processo improntato alla valutazione degli impatti generati dei singoli Centri culturali supportati e dal programma nel suo complesso, non ci si limiterà a misurare a posteriori quanto prodotto, ma i contributi verranno erogati a fronte del conseguimento di obiettivi condivisi con le realtà beneficiarie. Lo scopo è lavorare su obiettivi comuni in logica di apprendimento e accountability.

La valutazione circa l'effettivo raggiungimento degli obiettivi sarà a unico e insindacabile giudizio di Unipolis e del gruppo di lavoro preposto; il partecipante riconosce sin d'ora l'insindacabilità del giudizio relativo al conseguimento dei risultati e si impegna a non sollevare alcuna eccezione e/o contestazione in argomento, di alcuna natura.
 
Verrà definito un sistema di indicatori di input, output, outcome e di valutazione dell'impatto generato nel tempo dalle iniziative sostenute, sulla base di una proposta presentata dalla Fondazione Unipolis all'inizio del percorso di accompagnamento, che sarà poi rivista e co-progettata con i selezionati. Inoltre, gli indicatori saranno riadattati sulla base delle specifiche caratteristiche di ciascun Centro. A seguire verrà impostato un sistema di monitoraggio delle iniziative, con il supporto di un team di esperti che affiancherà ciascun selezionato.
 
Nel caso di candidature presentate in partenariato, il contributo economico sarà assegnato all'organizzazione capofila. Come previsto per legge, i Centri presentati da un'organizzazione capofila costituita in forma di impresa srl o cooperativa il contributo dei grant e del voucher è da intendersi lordo e sarà soggetto a una ritenuta d'acconto pari al 4% ove applicabile.

Le modalità di erogazione e accompagnamento saranno oggetto di uno specifico accordo tra la Fondazione Unipolis e il Centro, rappresentato dall'organizzazione capofila, all'interno del quale saranno esplicitate anche le regole di rendicontazione delle spese. I Centri culturali selezionati si impegnano a segnalare in tutti i propri materiali di comunicazione cartacea e online, oltre che nello spazio fisico del Centro, il supporto fornito da culturability e dalla Fondazione Unipolis, secondo le modalità che verranno definite nell'accordo iniziale.   
Le tre fasi del percorso di erogazione e accompagnamento sono le seguenti:

​A) EROGAZIONE PRIMA TRANCHE DEL CONTRIBUTO E INIZIO ACCOMPAGNAMENTO

Al termine del mese di ottobre 2020, avvio della prima fase del percorso di supporto dedicato ai 4 Centri selezionati, della durata di 8 mesi: erogazione della prima tranche di contributo con 50 mila euro di grant e 10 mila euro di voucher; principio dell'accompagnamento da parte del team di consulenti e mentor; workshop con tutti i selezionati per co-progettare il sistema di indicatori che verrà applicato durante il percorso. Definizione della tipologia e dei risultati da raggiungere, sulla base del sistema di monitoraggio condiviso con i Centri selezionati e riadattato sulla base delle specifiche caratteristiche di ciascuno. 

B) PRIMA VALUTAZIONE DEI RISULTATI. PER I CENTRI CHE SUPERANO LO STEP, EROGAZIONE SECONDA TRANCHE DEL CONTRIBUTO E PROSIEGUO ACCOMPAGNAMENTO

Nel mese di giugno 2021, i 4 Centri selezionati sono valutati sulla base dei risultati raggiunti nel percorso rispetto agli obiettivi prefissati. Nel caso di risultati raggiunti positivamente, a insindacabile giudizio di Fondazione Unipolis e del gruppo di lavoro preposto, i Centri accedono alla seconda fase del percorso di supporto, della durata di 6 mesi: erogazione della seconda tranche del contributo economico con 10 mila euro di grant e 20 mila euro di voucher; ulteriore accompagnamento da parte del team di consulenti e mentor. Il percorso sarà impostato con la stessa formula dell​a prima fase, con la definizione della tipologia e dei risultati da raggiungere in questo step.

C) SECONDA VALUTAZIONE DEI RISULTATI. EVENTUALE EROGAZIONE TERZA TRANCHE DEL CONTRIBUTO E PROSIEGUO ACCOMPAGNAMENTO

Nel mese di dicembre 2021, i Centri che hanno avuto accesso alla seconda fase sono valutati sulla base dei risultati raggiunti nel percorso rispetto agli obiettivi prefissati. Fra quelli che avranno superato con merito gli esiti di questa valutazione, a insindacabile valutazione di Fondazione Unipolis e del gruppo di lavoro preposto, verranno individuati fino a due Centri che dimostreranno di voler intraprendere percorsi di innovazione radicale sui fronti della gestione, dell'impatto, dell'innovazione del prodotto culturale. I Centri accederanno all'erogazione di una terza tranche del contributo economico con 30 mila euro in forma di grant e beneficeranno di un ulteriore accompagnamento da parte del team di mentor. L'ulteriore percorso di accompagnamento – Innovation Track – si svolgerà secondo un ciclo di disegno, progettazione esecutiva e sviluppo di uno o più elementi di innovazione radicale individuati. 


10. Rendicontazione e reporting

Nelle diverse fasi del percorso di supporto descritte al paragrafo 9, la Fondazione Unipolis richiede ai soggetti selezionati l'impegno a presentare una rendicontazione puntuale dell'uso dei contributi economici e dello stato di avanzamento delle iniziative, sulla base del sistema di indicatori di input, output e outcome impostato all'inizio del percorso. Il monitoraggio proseguirà anche una volta concluso il percorso del bando. Questi aspetti verranno definiti nel dettaglio nella Convenzione che Fondazione Unipolis sottoscriverà con ciascuno dei 4 Centri selezionati.

Ferma restando la responsabilità di cui all'art. 76 DPR 445/2000, qualora, a seguito di specifiche verifiche, emerga la non veridicità di quanto dichiarato, l'organizzazione proponente decadrà dai benefici previsti dal bando conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera (art. 75 DPR 445/2000). Il recupero del contributo eventualmente già erogato avverrà secondo legge.


11. Originalità della proposta culturale del centro e manleva

Ciascuna proposta culturale presentata è, per definizione, originale e non viola alcuna norma a tutela del diritto d'autore o di altri diritti di terzi, come peraltro separatamente dichiarato da ciascun partecipante, sotto la propria responsabilità, all'atto della compilazione del modulo di iscrizione. A tale riguardo, il partecipante dovrà dichiarare espressamente per sé e per i suoi aventi causa di manlevare integralmente la Fondazione Unipolis, i partner e/o eventuali loro incaricati da qualsivoglia rivendicazione da parte di terzi.


12. Liberatoria di utilizzo

Con la partecipazione al presente bando, e in particolare con la compilazione del modulo di iscrizione, i soggetti partecipanti autorizzano Fondazione Unipolis, i partner e qualsivoglia altro soggetto coinvolto nella realizzazione di tale iniziativa, a pubblicare sul sito dedicato e sulle piattaforme dei partner una breve descrizione del Centro culturale e/o a promuovere presso il pubblico le idee in altre forme e modi al fine di stimolare un dibattito culturale in merito. Inoltre, i partecipanti autorizzano la Fondazione Unipolis a condividere i contenuti della proposta culturale con università e centri di studio per fini di ricerca; in tal caso i risultati e le pubblicazioni connesse a queste ultime ricerche non divulgheranno i contenuti dei singoli Centri, ma si limiteranno a comunicare dati aggregati del complesso delle proposte ricevute. Resta inteso che la suddetta liberatoria d'uso dell'idea e/o dei documenti presentati ai fini della partecipazione al bando viene concessa dai soggetti partecipanti a titolo gratuito, senza alcuna limitazione di carattere territoriale o frequenza d'uso, per intero o in parte, singolarmente o unitamente ad altro materiale.


13. Esclusione

Ogni dichiarazione falsa o incompleta implica l'esclusione immediata del soggetto proponente dal bando. Sono da considerarsi esclusi dalla selezione le domande e le proposte culturali relative non presentate entro il termine previsto, quelli presentati in forma parziale o comunque in contrasto con una qualsiasi regola del presente bando. I soggetti proponenti sono inoltre invitati a non prendere contatto con i membri della Commissione di esperti, pena l'esclusione dal bando stesso.


14. Manifestazioni a premio

A norma dell'art. 6 lettera a) del D.P.R. n. 430/2001 il bando culturability non costituisce una manifestazione a premio in quanto il bando biennale culturability 2020-2022 intende favorire la crescita e il consolidamento dei centri culturali innovativi già attivi in Italia.


15. Soggetto promotore e partner

Il bando culturability è promosso da Fondazione Unipolis, la fondazione d'impresa del Gruppo Unipol e del Gruppo UnipolSai, dei quali costituisce uno degli strumenti più rilevanti per la realizzazione di iniziative di responsabilità sociale, nel quadro della più complessiva strategia di sostenibilità. La Fondazione persegue obiettivi di crescita culturale, sociale e civica delle persone e delle comunità, privilegiando l'attenzione e l'impegno nei confronti dello sviluppo della conoscenza e della formazione.

L'edizione 2020-22 del bando è realizzata in collaborazione con la collaborazione altri soggetti portatori di conoscenze e competenze differenti, messe a disposizione dei partecipanti al percorso.

Con contributo di:

  • Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – svolge le funzioni e i compiti relativi alla promozione e al sostegno dell'arte e dell'architettura contemporanee, ivi inclusa la fotografia e la video-arte, delle arti applicate, ivi compresi il design e la moda, e della qualità architettonica ed urbanistica. La Direzione sostiene altresì le imprese culturali e creative e promuove interventi di rigenerazione urbana.
  • Coopfond – il fondo mutualistico di Legacoop costituito al fine di promuovere la nascita, lo sviluppo e il rafforzamento della cooperazione. Nasce nel 1993 a seguito della legge 59/1992 e gestisce, in forma di società per azioni avente come socio unico Legacoop, il fondo alimentato dal 3% degli utili e dai patrimoni residui delle cooperative alla stessa aderenti.

Con il patrocinio di:

  • ANCI Associazione dei Comuni Italiana – l'associazione tutela e rappresenta gli interessi generali dei Comuni, delle Unioni dei Comuni, dei Comuni montani e delle altre forme associative, delle Città metropolitane e di tutti gli enti di derivazione comunale costituendone il sistema di rappresentanza. Valorizza le specificità del sistema dei Comuni, promuovendo politiche di sostegno di livello nazionale e regionale.

​In partnership con:

  • Ashoka Italia – rete mondiale di imprenditori sociali, Ashoka da 40 anni seleziona gli attori del cambiamento che vogliono raggiungere tramite le proprie azioni l'impatto sistemico (Ashoka Fellow). Ad oggi, sono oltre 3700 gli Ashoka Fellow nel mondo, che offrono soluzioni concrete di cambiamento nei diversi contesti globali. Dal 2015, Ashoka Italia ha selezionato 15 Ashoka Fellow.
  • Avanzi – società che dal 1997 si occupa di concepire ed elaborare soluzioni innovative per la sostenibilità e facilitarne la realizzazione attraverso iniziative, progetti e sperimentazioni concrete.
  • Avanzi Etica Sicaf EuVECA Spa – veicolo di investimento che supporta lo sviluppo e la crescita di PMI e startup innovative con la missione di generare un impatto sociale, ambientale e culturale positivo sulla collettività. Effettua investimenti nella forma prevalente di equity o quasi-equity e focalizza la propria operatività prevalentemente in Italia.
  • cheFare – agenzia per la trasformazione culturale, pubblica articoli sul proprio magazine L'Almanacco, organizza incontri, sviluppa progetti culturali e costruisce percorsi di empowerment. Con i propri progetti fa dialogare in modo inclusivo i nuovi soggetti della cultura collaborativa con i policy maker e le istituzioni culturali tradizionali.
  • DamsLab – laboratorio di valorizzazione culturale urbana, attivato e gestito dal Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, che si propone di promuovere progetti e favorire sinergie che identifichino nella produzione e partecipazione culturale e artistica un fattore chiave di crescita territoriale.
  • Fondazione Fitzcarraldo – fondazione operativa e indipendente, da oltre venti anni lavora al servizio di chi crea, pratica, partecipa, produce, promuove e sostiene la cultura. Composta da un team di qualificati professionisti, lavora attraverso una fitta rete di collaborazioni in tutto il mondo.
  • Nesta Italia – fondazione nata con l'obiettivo di favorire e accelerare processi di innovazione partecipativi in settori strategici per il progresso della società contemporanea. Interviene mettendo a disposizione il proprio know-how, le sue reti, l'esperienza maturata da Nesta nel Regno Unito, la conoscenza del territorio italiano. ​